Johannes Buckler
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Johannes Buckler
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Narratore. "Finiremo tutti colpevoli per non aver capito che i mali grandi e irrimediabili dipendono dall’indulgenza verso i mali ancora piccoli e rimediabili” (Vittorio Foa)
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20 ottobre 1944, ore 7,58.
Dall’aeroporto di Castelluccio dei Sauri, vicino Foggia, si alzano in volo 36 bombardieri “B-24 Liberator” del 451° stormo “Bomb Group dell’USAAF”.
Gli obiettivi sono nel nord Italia.
Oggi uno in particolare: le acciaierie Breda...
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Lungo un viale della città di Częstochowa si può incontrare una panchina
Non la solita panchina, ma una panchina speciale, con una scultura in bronzo
Raffigura una figura femminile seduta, con un gatto ai suoi piedi.
La targa dice che è dedicata a Halina Poświatowska.
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I suoi riferimenti non erano politici.
L’unica sua passione erano i film di John Wayne.
«Sono cresciuta in un ranch, dove non esistevano differenze tra i compiti dei maschi e quelli affidati alle femmine. Tutti dovevano lavorare duro, nessun veniva trattato...».
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Tratto da: "La notte di Sigonella. Documenti e discorsi sull'evento che restituì orgoglio all'Italia.”

«Quando la politica perde di vista i problemi reali diventa politicante.» (Bettino Craxi)
Dopo il dirottamento, i quattro membri del commando terroristico furono presi in consegna dalla polizia, processati e condannati in Italia, scontando le loro pene.
Il rilascio dei terroristi avvenne dopo l'espiazione delle pene.
L'ultimo dei terroristi fu liberato nel 2009.
Giovedì 17 ottobre 1985
DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
«Abbiamo agito secondo la nostra coscienza, secondo la nostra politica, secondo le nostre leggi […] le leggi italiane, ci hanno indicato la via da seguire.» (Bettino Craxi)
L’aereo americano allora dichiara l’emergenza (di carburante), spegne la radio e atterra.
Va a parcheggiare non lontano dal Boeing egiziano.
È un T-39 dell’Aeronautica americana, con a bordo il generale americano Steiner e si suoi uomini.
ORE 23.10 – Il Boeing egiziano con i 4 terroristi atterra a Ciampino.
Intanto l’aereo non identificato che l’aveva seguito spegne le luci, vola basso appena pochi metri sopra le abitazioni per sfuggire ai radar, infine chiede l’atterraggio.
La torre di controllo glielo nega.
ORE 22.40 – Spadolini chiama Craxi e lo informa che un aereo militare americano, a bordo del quale è il generale americano Steiner, si è levato in volo senza autorizzazione e sta seguendo il Boeing egiziano con i quattro terroristi.
L'ansia cresce.
Il pilota non risponde alle richieste di identificazione della torre di controllo né a quelle di quattro F-104 dell’Aeronautica italiana che scortano il Boeing.

La tensione è altissima.
ORE 18.15 CIRCA –Viene disposto che l’aereo con i quattro dirottatori venga fatto venire a Roma.

ORE 22.00 – Il Boeing parte, destinazione Roma.

ORE 22.03 – Da Sigonella decolla un aereo (sul momento identificato come un F-14), non autorizzato.
ORE 06.00 – Dal Boeing scendono i quattro dirottatori.
Gli altri passeggeri chiedono di poter ripartire.
I quattro vengono condotti alla caserma della stazione carabinieri dell’aeroporto.
Non hanno documenti.
ORE 04.15 – I militari americani risalgono sui due C-141 che poco dopo decollano.

Steiner rimane a terra con tre ufficiali e cinque militari addetti al collegamento via radio, per verificare la consegna dei quattro terroristi alle unità italiane.
E' una vittoria del diritto sulla forza.
Craxi ribadisce la posizione italiana.
Il crimine è avvenuto su nave italiana, quindi in territorio italiano.
Reagan prende atto e preannuncia l’intenzione del Governo americano di chiedere comunque l’estradizione dei quattro.
ORE 03.30 – Reagan chiama Craxi.
Il presidente americano gli comunica il proprio desiderio di trasferire negli Stati Uniti i dirottatori per sottoporli a regolare processo.
L'ultimo "no" di Craxi è perentorio.
I terroristi verranno processati in Italia. Punto.
ORE 01.30 – Craxi viene informato che il presidente Reagan vuole i quattro dirottatori perché devono essere processati negli Stati Uniti.

Craxi risponde che l’Italia ha la giurisdizione del caso e che i quattro verranno presi in consegna dalle forze italiane.
Steiner è impaziente.
Dice ad Annicchiarico che ha ricevuto l’ordine della Casa Bianca di prendere in consegna i dirottatori dell’Achille Lauro che si trovano a bordo dell’aereo.

Annicchiarico gli risponde che se lo può scordare.
Dai C-141 scendono il generale Steiner e cinquanta militari della Delta Force, e anch’essi si dispongono intorno al Boeing, bloccandone i movimenti con dei fusti di benzina.
Gli italiani a loro volta bloccano i C-141.
Una volta a terra il Boeing viene subito circondato da venti carabinieri e trenta avieri in servizio di leva della Vigilanza aeronautica militare (VAM).

Il colonnello Annicchiarico intanto ha avvertito la Procura di Siracusa e il comandante del Gruppo carabinieri di Catania.
Nel frattempo.
ORE 00.16 – Il Boeing dell’EgyptAir e due C-141 della Delta Force atterrano a Sigonella.
La torre di controllo si è rifiutata di guidare a terra il Boeing, quindi un ufficiale americano presente nella torre ha assunto il comando delle comunicazioni.
Venerdì 11 ottobre 1985
POCH MINUTI DOPO MEZZANOTTE.
Craxi chiama l’ammiraglio Martini (SISMI) perché venga allertato il comando italiano di Sigonella.

È Cottone (Aeronautica) a tramettere il messaggio al colonnello Annicchiarico, comandante della base di Sigonella.
ORE 23.15 – Steiner chiama il cap. Spearman, comandante americano della base di Sigonella che si trova nella torre di controllo, e lo informa di quanto sta per accadere.

ORE 23.40 – Il comandante Spearman decide che non può fare a meno di informare il comando italiano della base
Gli aerei diretti alla base Nato di Sigonella sono otto: il Boeing egiziano, quattro F-14, l’aereo radar E-2C (che ha guidato gli F-14 nella caccia all’aereo di linea egiziano), e due C-141 con a bordo gli uomini della JSOC, comandati dal generale Steiner.
ORE 22 – Dopo che Tunisi, Algeri e Atene hanno rifiutato il permesso di atterraggio, il Boeing della EgyptAir fa rotta verso il Cairo.

ORE 22.30 – Due F-14 americani intercettano il Boeing egiziano e gli ordinano di procedere su Sigonella.
Hanno scelto Sigonella, senza neppure interpellare il governo italiano.
In fondo sanno che nessuna provincia oserebbe mettersi contro l’Impero.
ORE 21.15 – Un Boeing 737 dell’EgyptAir lascia il Cairo diretto a Tunisi con a bordo i quattro dirottatori.