Sardo fuor d’acqua.
Antifascista.
Europeista.
Il mio primo romanzo presto in libreria: L'Elmo di Scipio.
Il mio podcast: OMBRE ITALIANE.
Scrivo qui: https://asoro.substack.com?r=56ok6e&utm_medium=ios&utm_source=profile
Il Jazz è sempre in testa (la mia)
Il Jazz è sempre in testa (la mia)
“«Caro Graziano Delrio, e se uno porta dei maiali a orinare sul terreno destinato alla costruzione di una moschea? E se una scrive, in odio ai rom, "Siete nomadi, tornatevene a nomadare"? Che fai, promuovi disegni di legge appositi contro l'islamofobia e l'antiziganismo?…»
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“«Caro Graziano Delrio, e se uno porta dei maiali a orinare sul terreno destinato alla costruzione di una moschea? E se una scrive, in odio ai rom, "Siete nomadi, tornatevene a nomadare"? Che fai, promuovi disegni di legge appositi contro l'islamofobia e l'antiziganismo?…»
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Cagliari ha un respiro.
Un vento che ti accompagna e sembra parlarti per raccontarti mille storie.
«Il libeccio scuoteva le persiane… soffocando Cagliari in una cappa di torpore che durava ormai da giorni.»
Nel romanzo L'Elmo di Scipio, la città è un personaggio vivo
Cagliari ha un respiro.
Un vento che ti accompagna e sembra parlarti per raccontarti mille storie.
«Il libeccio scuoteva le persiane… soffocando Cagliari in una cappa di torpore che durava ormai da giorni.»
Nel romanzo L'Elmo di Scipio, la città è un personaggio vivo
Due stagioni di storie, indagini e ombre della nostra Repubblica, ora in un unico spazio.
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Ogni gesto aiuta il canale a crescere. Grazie!
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Non è semplice far sentire il calore o le emozioni di un popolo attraverso la scrittura.
Arianna c’è riuscita, ha colto il senso della loro lotta, senza mai scadere nel patetico
Non è semplice far sentire il calore o le emozioni di un popolo attraverso la scrittura.
Arianna c’è riuscita, ha colto il senso della loro lotta, senza mai scadere nel patetico
Contenuti documentati, fonti verificate, ricostruzioni rigorose.
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La Treccani accetta il neologismo “ruscismo” (fascismo russo),se uniamo il prefisso “miso” (odio), il termine corretto sarebbe “misoruscismo”, che significa proprio “avere sul cazzo i fasci russi”
La Treccani accetta il neologismo “ruscismo” (fascismo russo),se uniamo il prefisso “miso” (odio), il termine corretto sarebbe “misoruscismo”, che significa proprio “avere sul cazzo i fasci russi”
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su @valigiablu.it e merita davvero.
Un viaggio in Ucraina che diventa un atto di testimonianza: parla di dignità, di resistenza, della voglia di libertà di un popolo.
Un promemoria potente di cosa significa difendere la democrazia, ogni giorno
su @valigiablu.it e merita davvero.
Un viaggio in Ucraina che diventa un atto di testimonianza: parla di dignità, di resistenza, della voglia di libertà di un popolo.
Un promemoria potente di cosa significa difendere la democrazia, ogni giorno
Racconterò il lungo cammino della Giustizia. Tra assoluzioni, condanne e revisioni, alla fine gran parte delle domande hanno avuto risposte.
La Giustizia è lenta, ma pervicace
#ombreitaliane
Racconterò il lungo cammino della Giustizia. Tra assoluzioni, condanne e revisioni, alla fine gran parte delle domande hanno avuto risposte.
La Giustizia è lenta, ma pervicace
#ombreitaliane
(personalmente non sono una elettriche 5stelle, ma posso vantarmi di avere l'onestà intellettuale che mi permette di saper riconoscere persone con esperienza specifica che meritano di essere ascoltate più di altre)
(personalmente non sono una elettriche 5stelle, ma posso vantarmi di avere l'onestà intellettuale che mi permette di saper riconoscere persone con esperienza specifica che meritano di essere ascoltate più di altre)
www.valigiablu.it/russia-scuol...
Ci sono ferite che l’Italia non ha mai davvero curato.
La stagione 2 di Ombre Italiane prova a farlo: stragi, depistaggi, silenzi di Stato, vite spezzate.
Un racconto che ancora ci riguarda.
Ascolta su tutte le piattaforme.
Ci sono ferite che l’Italia non ha mai davvero curato.
La stagione 2 di Ombre Italiane prova a farlo: stragi, depistaggi, silenzi di Stato, vite spezzate.
Un racconto che ancora ci riguarda.
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Piove, quella mattina del 28 maggio 1974.
Una piazza gremita di insegnanti, operai, studenti.
Un comizio contro la violenza fascista.
Franco Castrezzati parla dal palco. La gente ascolta, stretta sotto gli ombrelli.
Poi un lampo. Un boato.
8 vittime. Più di 100 feriti.
Piove, quella mattina del 28 maggio 1974.
Una piazza gremita di insegnanti, operai, studenti.
Un comizio contro la violenza fascista.
Franco Castrezzati parla dal palco. La gente ascolta, stretta sotto gli ombrelli.
Poi un lampo. Un boato.
8 vittime. Più di 100 feriti.
Ok, voglio fare il ministro dei trasporti. Come lo fa lui, però!
Ok, voglio fare il ministro dei trasporti. Come lo fa lui, però!