Enrico Bosco
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Enrico Bosco
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Jim Courier non si è mai trovato così vicino alla rete in tutta la sua carriera.
Foto seminale, come si direbbe oggi.
L’angolo di Sinner mi ricorda quella foto con Berlusconi, Galliani e Confalonieri che fanno footing tutti vestiti uguale.
Ivan Lendl ha la faccia dei cattivi di Coliandro.
La Nazionale di basket con meno talento degli ultimi 30 anni, ma ha trovato due ragazzi notevoli.
Se Doncic fosse anche un atleta ne farebbe 80 a partita.
Conversazione interessante assai di cui ti ringrazio (no ironia, lo penso davvero), però è l'ennesima dimostrazione che quando si scende (o si prova a scendere) in profondità per articolare i propri pensieri, questo mezzo è il meno indicato per farlo.
Evviva il cinema, basta non vinca Lanthimos.
È un dibattito eterno, quello sul valore della contemporaneità del cinema e quanto debba raccontare il presente quasi come dovere civico. Non ho risposte in merito se non preferenze personali che contano zero se non meno.
De Il figlio di Saul si è detto molto e a ragione, ma anche Tramonto è molto bello.
Oh ma che cose belle che ho appena letto, grazie grazie.
Chiaro, ma il dibattito lo fai sul tema specifico: un film sulla guerra del Vietnam avrebbe avuto altra eco. Quanto detto sopra valeva uguale se fosse stato "antipal", per questo non entra nel merito del film in sé. Quanto deve pesare la capacità di generare dibattito rispetto al resto?
Urca, l'hai visto? Leggo cose di segno quasi opposto e da grande suo fan credo solo a quelle che piacciono a me, altro che cherry picking :-)
Sto leggendo i voti di alcuni siti "storici" di cinema e quello di Jarmusch era anche più apprezzato di quello di Kaouther Ben Hania, ma chissenefrega, ognuno vede il cinema come gli pare, ma la mia domanda è: va dato un valore aggiunto al tema trattato? Se sì, fino a che punto?
Davvero, perché qua sopra meglio sempre puntualizzare: NON parlo dei due film che non ho visto e NON parlo della guerra a Gaza. Le polemiche dopo 1' dalla premiazione era sull'occasione persa dalla Giuria e il punto era proprio il peso politico del film. >
Perdonami, Luca, ma non c'entra nulla il propal in quanto dicevo io. C'entra il peso che si dà al cinema politico e quanto - banalizzo - questo debba portarsi dietro un valore aggiunto di suo. Gli Oscar da sempre sono molto presenti sulle sensibilità del momento. Giusto? Sbagliato? Di questo parlo.
Ma sì, commentiamo quello che scriviamo noi, mica siamo le tavole della legge 🙂
Le ho commentate nel tuo ordine e, ribadisco, la polemica è quasi esclusivamente sulla prima voce, sin da subito dopo la Premiazione.
Cosa avrei liquidato? Io sto leggendo le polemiche post premiazione e vanno tutte dritte in una direzione, legittimamente. Quella esplicitata dal tuo secondo post, peraltro.
Quello che dicevo è non ha vinto un film non apprezzato, anzi, per cui "sparare a zero" mi sembra fuori luogo.
Ecco, la polemica è tutta sulla prima voce, perché la seconda è nelle cose, ognuno vede il proprio Palmares, come è giusto che sia.
Su Cineforum era il secondo film per apprezzamento dei critici (non proprio la rivista del primo blogger che passa e assai apprezzato da Emanuela Martini), per cui non capisco proprio lo scandalo. Cioè, forse sì, ma forse siamo ancora e sempre dalle parti dei Festival e dei film importanti.
Si potrebbe fare il percorso inverso: stirare con il curling.
Tempo qualche anno medaglia al collo.