1. Adesso è difficile individuarlo, ma c’è stato un giorno, recente, in cui Gaza ha smesso di essere il nome di una terra per diventare la definizione di un limite: la linea rossa che molti di noi han...

“Se non ti radichi  dentro il popolo, non c’è nessuna possibilità di cambiare il fondo delle cose.” È così, amata sinistra.

Dopo il discorso negazionista di Donald Trump all’Assemblea generale Onu, quello del Climate Summit, è stato un faticoso tentativo di ricostruzione: di fronte alla postura assunta dal governo american...

Ora il tycoon dice che il conflitto «durerà a lungo»: lui è pronto a farsi pagare le armi dagli europei, dopodiché augura «buona fortuna». Nonostante i colpi tirati dal presidente Usa agli europei, pu...

Con 19mila morti, seguono Spagna e Germania (ANSA)

La proposta di introdurre la “tassa Zucman”, cioè di tassare i grandi patrimoni, è al centro di un infuocato dibattito Oltralpe. Non è ovviamente esente da critiche, ma sarebbe bene avere un dibattito...

Siamo al tempo delle vittimista aggressore, come Israele. Manipolare la storia o viverla emozionalmente non porta bene. Dare un altro valore alla storia

Il Governo israeliano, come documentato da un sito d’informazione con la schiena dritta, Fanpage, ha sovvenzionato una campagna su Google contro la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori...

La notizia su LiveSicilia.it

Oggi è l’ingegneria hi-tech ad avere il bastone del comando, con l’ambizione di progettare un sistema sociale nel quale le scelte personali vengono monitorate e la volontà del singolo ridirezionata. È...

La sinistra, in Italia come nel resto d’Europa, sembra di fronte a un dilemma: mantenere il consenso guadagnato lentamente e faticosamente presso i ceti borghesi oppure rivolgersi alle componenti popo...

La lettera di Nadia Urbinati e Carlo Trigilia e gli interventi di Gianni Cuperlo e Marco Damilano ricordano le lettere fra Alicata, Vittorini e Togliatti su Rinascita e il Politecnico nel 1946. Ma viv...

Il proliferare di parchi eolici e fotovoltaici, con pale alte 200 metri e distese di pannelli solari in aree grandi quanto decine di campi di calcio, sta provocando...

L'inchiesta di Federico Marconi

Nella Striscia si continua a sparare sulla folla affamata, i raid contro l’Iran vengono lanciati senza alcuna reale giustificazione. La forza del diritto è una visione sconosciuta sia ad Israele che a...

PM Pedro Sánchez says he wants a ‘more flexible formula’ that would make target optional or allow Madrid to opt out Spain’s prime minister, Pedro Sánchez, has rejected Nato’s proposal for member states to increase their defence spending to 5% of their GDP, saying the idea would “not only be unreasonable but also counterproductive”. Sánchez said that he was not seeking to complicate next week’s Nato summit in The Hague, but he wanted there to be a “more flexible formula” that would either make the target optional or allow Spain to opt out. Continue reading...