Come si legge un cerchio
Per la serie eDue per il sociale, visto che forse sulla lettura degli pneumatici qualcosina s’è fatto breccia tra i neuroni, ma sulla lettura dei codice dei cerchi evidentemente no, vediamo cosa significano i codici che li accompagnano.
Intanto: ho pensato che vederli sul cerchio di una GTA junior 1300 potesse essere più piacevole rispetto alle solite cose CoattoRacing™ che si vedono in genere.
La prima cosa è il **diametro del cerchio** , D nell’illustrazione. Se prendete un metro e misurate il cerchiom montato e dotato pneumatico, avrete una sorpresa: il cerchio è più grande del dichiarato. Inafatti il diamentro non è quello della parte frontale, visibile, del cerchio, ma quello del canale. Il tallone non conta, ai fini della misura del cerchio. Il diametro D è in pollici; se lo volete in centimetri, dovete moltipolicare per 2,54.
Esattamente come per gli pneumatici vengono date, tra le altre, la miusura della larghezza e quella del raggio, anche per i cerchi dev’essere fornita la misura della **larghezza del canale** , anch’essa in pollici, ed indicata con W in figura. Anche in questo caso, il tallone non conta ai fini della larghezza. In italiano si chiama **calettamento**.
La terza misura caratteristica dei un cerchio è ET, che non telefona casa, ma ci dice qual è la **distanza tra l’asse del canale e il piano di appoggio del cerchio** sul mozzo della ruota. Questa è espressa in millimetri, e può avere valori postivi, nullo o negativi; un valore potivo significa che il punto di appoggio al mozzo è più vicno alla parte esterna del cerchio rispertto all’asse del canale, uno nullo che coincidono e uno negativo che il punto d’appoggio è più indietro rispetto all’asse. In inglese il valore ET è detto _offset_ , ma la sigla viene dal tedesco _Einpresstiefe_ , ovvero profondità del punto di appoggio.
Finora abbiamo parlato del cerchio, ma non del veicolo cui dev’essere attaccato. Con quello che sappiamo finora possiamo infatti dotare il cerchio di un pneumatico, ma nulla più. Quando parlavo di sinapsi poco sopra, dicevo infatti che alcuni (temo in buona fede) vendono cerchi presi da un’Alfa 159 dicendo che sono _compatibili_ anche con 156 e 147, alcuni perfino con la MiTo. In effetti, se guardiamo alle misure che abbiamo visto finora, e solo a quelle, tutte e quattro montano cerchi da 17″ (diciassette pollici). Ma la MiTo, per dirne una, ha quattro bulloni (in realtà dadi, ma vabbeh) sul mozzo; 147, 156 e 159 ne hanno cinque.
È chiaro (dovrebbe, almeno) che un cerchio con cinque buchi non monta su un mozzo a quattro colonnette. Inoltre, sebbene 147 e 156 abbiano cinque colonnette sul mozzo, i cerchi della 159 non montano ugualmente.
Dobbiamo infatti parlare del rapporto tra cerchio e mozzo e lo facciamo con atri tre valori caratteristici.
Il primo valore è il **numero dei fori**. È quello facile dei tre, se avete una mano con tutte le dita è alla vostra portata. Sulle smart più datate, sulle 2CV e sulle Renault 4 e 5 d’epoca il mozzo ha tre colonnette, su molte auto ancora oggi sono quattro, e sul acune sono cinque. Nessuna ne ha due, alcune sei, ma sono rare. In linea di massimi il cerchio deve eavere tanti buchi quante sono le colonnette o i buchi sul mozzo.
Un tondo può avere un raggio di un metro o un reggio di un centimetro. Sono simili (sono entrambi cerchi), ma non sono affatto uguali. Lo sapete dalle elementari, lo potete anche osservare tra i vecchi strumenti da disegno, che comprendevano i _tondografi_ (o _circoligrafi_) come questo
Immagine da https://it.wikipedia.org/wiki/Circoligrafo#/media/File:Wzornik1_k_0211.jpg
Non basta che il numero di buchi sia lo stesso su cerchio e mozzo, ma è necessario anche che i buchi abbiano il centro su un cerchio dello stesso diametro. Il **PCD – Pitch Circle Diameter** , ci dà una misura in millimetri del diametro del cerchio su cui poggiano i centri dei buchi; si trova incicato assieme al loro numero, ad esempio nella forma 5×114, ovvero cinque buchi su un c4erchio di diametro 11,4 cm. In italiano il PCD viene impropriamente detto **interasse**.
Non basta. Come dovrebbe essere chiaro in figura (↑), infatti, il cerchio della nostra GTA junior 1300 non solo ha quattro fori per il montaggio sul mozzo, ma in corrispondenza del mozzo, al centro del PCD, ha un buco più grande che serve a far passare la coppetta che tiene il grasso del cuscinetto esterno del mozzo. Il diametro del buco sul cerchio dev’essere maggiore di quello attorno al quale deve andare. Questo diametro viene chiamato **CB – Center Bore** o **centraggio** in italiano ed è espresso in millimetri. L’espressione italiana è più precisa, perché quel buco ha spesso una parte della sezione conica (come in figura, appunto) e serve per centrare il cerchio sul mozzo in modo che la ruota non vibri.
OK, quindi adesso posso comprare dei cerchi e metterli sulla mia macchina?
No, non ancora. Ci sono altri due codici che è necessario conoscere per poter prendere un cerchio che sia veramente compatibile con la vettura, ovvero la **sagoma della sezione del canale** (in figura indicata con J) e la **sagoma della sezione del cerchio** , H.
Queste due sagome, J e H, sono le più diffuse sulle automobili e sono standardizzate; in questo modo, ad esempio, potete sapere se il cerchio andrà a sbattere contro la pinza del freno montato sulla ruota.
La stringa che identifica esattamente un cerchio è quindi nella forma
7.5Jx16H ET35 5x114
e adesso sapete che non c’è nulla di esotico, sapendola leggere.
## Autore: eDue
Bieco illuminista Vedi tutti gli articoli di eDue