L'articolo completo è su #Eurofocus di @adnkronos.com

Il probabile governo Ano-Motoristi porterà più euroscetticismo su Green Deal e migrazione, e il sostegno all'Ucraina sarà "rivalutato", ma Babiš darà battaglia soprattutto contro la maggioranza qualificata nell'allargamento Ue.

Le elezioni hanno riservato sorprese positive: gli estremisti su ambo i lati sono andati peggio delle attese, suggerendo che i cechi non guardano favorevolmente verso la Russia vogliono mettere in discussione l'appartenenza a Ue e Nato, e c'è chi già sta moderando le proprie posizioni.

🎙Versione podcast

Via #Eurofocus di @adnkronos.com

"Invieremmo meno aiuti all'Ucraina? Molto probabile. Ci avvicineremmo alle posizioni di 🇸🇰 e 🇭🇺 anziché quelle 🇵🇱? Anche", conclude Kovar, escludendo però che Praga possa porre veti in 🇪🇺 alla guisa di Budapest, se non per ottenere concessioni da Bruxelles in altri ambiti.

Questo non implica una svolta filorussa: Babis presenta questa posizione come necessaria per combattere la corruzione interna. Peraltro, nel 2025 Praga ha tagliato completamente l'importazione di idrocarburi 🇷🇺.

Se Babis guidasse il prossimo governo, Kovar prevede un cambio netto, anche se non drastico, della posizione 🇨🇿 sul sostegno all'🇺🇦: "ha chiarito che intende fermare l'iniziativa sulle munizioni" con cui Praga ha rivoluzionato la consegna di proiettili a Kyiv.

Lo stallo potrebbe aprire scenari inattesi: in caso di impasse, l'esperto ipotizza un possibile cambio di direzione dell'Ods del premier Peter Fiala, che si divide tra suoi sostenitori e detrattori. E questi ultimi "hanno detto esplicitamente che sono disposti a governare con Babis".

Idem per Basta!, "sostanzialmente una riedizione del partito comunista che ha inglobato altri estremismi". Però non esiste una maggioranza chiara nemmeno nel campo avverso: le forze di Spolu stenterebbero a raggiungere il 50%.

Non è ovvia la strada verso una maggioranza che escluda le forze dell'attuale coalizione di governo (Spolu). Difficile l'alleanza con Spd di Tomio Okamura, sopra al 12% nei sondaggi, che vuole indire referendum per uscire da Ue e Nato.

La sua è una piattaforma "pragmatico-populista" e l'alleato più naturale sarebbe il partito euroscettico dei Motoristi (Auto), nato sull'onda delle proteste anti-Green Deal, che che secondo l'esperto riuscirà a sfondare la soglia di sbarramento del 5%.

Via #Eurofocus di @adnkronos.com

🎙️C'è anche in formato podcast!

🛡️ "Lo scenario del disordine e della violenza è remoto. Le istituzioni moldave sono preparate e non conviene neanche alla Russia arrivare a quello stadio". Mosca dunque punta su organizzazioni come la Chiesa ortodossa ed Evrazia di Ilan Shor "per convincere che l'Ue non è la scelta giusta".

💰 130.000 elettori raggiunti da compravendita voti. 200 mln $ trasferiti (1% del pil). Nel solo 2025 oltre 1000 attacchi cyber contro entità statale e lunedì 74 arresti di potenziali agitatori eversivi addestrati da Mosca in Repubblica Sprska.

📱 "La propaganda russa non ha più un impatto significativo. L'efficacia è limitata perché lo spazio è saturo dalle stesse narrazioni che durano da 2-3 anni". Anche per questo si punta anche su narrative anti-Ue e non esplicitamente pro-Russia: "l'elettorato è ormai schierato, o messo in guardia".

🔬 La Moldova "è un laboratorio" dove la Russia "sperimenta strategie che poi vengono replicate in altri scenari europei". Ci sono parallelismi con la campagna TikTok in Romania: influencer e utenti pagati per condividere contenuti distorti a favore di candidati filorussi.

📊 Per i sondaggi, il Pas filo-Ue della presidente Sandu rischia la maggioranza assoluta. Se si realizzasse, Mosca punterà su "forze nominalmente centriste" come Alternativa di Stoianoglo e Nostro partito di Usatii per influenzare segmenti parlamentari.

🎯 Nuova strategia russa per Moldova: "confondere l'elettorato con opzioni formalmente moderate ed europeiste, per creare frammentazione parlamentare". Obiettivo: lasciare il Paese "in uno stato non ben definito politicamente", strategia a medio-lungo termine che trae vantaggio dalla "zona grigia".