Quando nacque twitter per esempio la sua peculiarità era la conversazione. Era davvero così, diverso dalla fiera del like di Facebook, nato con gli algoritmi. Ora è diverso, il che non vuol dire che fosse perfetto, ma il paradigma è cambiato. Poi figurati, io non sopporto manco i circoli del jazz 🙂

Vero anche questo, se posso rompere le balle sotto un post non mio, ma vero anche che potevi scegliere cosa fare e che relazioni avere senza essere per forza travolto da una marea di cazzate e di bot, ovvero di rumore.

*fuorisede

Ma davvero credi che i collettivi votano? Sono tutti fuoriserie che per l'università, e spesso la città, passano e basta, si fanno la loro formazione politica, qualcuno continuerà a galleggiare gli altri a lavorare, al pub o nello studio di papà o nella startup pugliese, dai su.

Che i collettivi abbiano interrotto il consiglio non significa che abbiano deciso loro, solo che han rotto i coglioni. Ho passato 30 a BO a fare la giornalista e sono nata nel Link, i collettivi non hanno mai deciso un cazzo.

Sì. E non riguarda solo la fotografia, e c'è dentro tutto uno sconforto che è anche mio.

Ma figurati, i collettivi, ma dai, giusto il Corriere di Bologna può scrivere queste fesserie e solo perché gli rode che l'università non si è fatta intervistare (ha fatto un comunicato, giustamente)

Bella anche l'immagine del tweet della RAI

Bro

È anche una bella macchina da consenso spiccio

E rieccoli qua. Se non sono Fratelli o almeno cugini scatta la rottura di cazzo, sempre negli stessi posti, avere ragione o torto non ha neppure più importanza, basta fare casino
www.ansa.it/sito/notizie...

Il populista mira al centro facendo leva sulla periferia. Tre esempi che conosco: gestione profughi a Trento, fine dell'accoglienza diffusa e messa in crisi della città; Venezi a Fenice, qui comandiamo noi; scontri basket a Bologna non evitati nonostante allarmi e richieste. Ci campano su 'sta roba.

La boccia la porta piantedosi, salvini le mignotte

E a seguire gita d'istruzione in caserma

Perché da decenni si piange o si esulta per la morte delle ideologie e intanto la più perniciosa di tutte, il militarismo, da decenni è ben foraggiata.